Ancora una volta il gruppo di lavoro canadese coordinato dalla Dott.ssa Zimmerman dimostra come una precoce integrazione delle cure di supporto all’interno di una terapia disease oriented nei pazienti oncologici migliori notevolmente la qualità assistenziale rivolta ai malati.
Il lavoro pubblicato su “The Oncologist” nel mese di Novembre è stato effettuato su 48 pazienti randomizzati a ricevere cure di supporto precoci in associazione alle cure oncologiche o trattamento oncologico esclusivo.
La valutazione è stata effettuata attraverso un’intervista qualitativa che ha coinvolto anche 23 caregivers (14 + 9 nel braccio di controllo).
I risultati dello studio dimostrano come sia i pazienti che i caregivers riconoscano i rispettivi ruoli dell’oncologo e del medico palliativista all’interno del percorso di cura nonché il beneficio di una loro collaborazione sinergica e complementare.
La rilevanza dello studio sta nel sottolineare ancora una volta l’importanza dell’early palliative care nell’ambito della Nostra pratica clinica quotidiana.
Sono tuttavia necessari dati di efficacia su strategie e modelli di integrazione precoce, ad oggi ancora poco indagati.
Breffni Hannona, Nadia Swami, Ashley Pope, Natasha Leighl, Gary Rodin, Monika Krzyzanowska, and Camilla Zimmermann
The Oncologist, November 2016
Link all’abstract sul sito di PubMed
Link all’abstract sul sito di The Oncologist
Early Palliative Care and Its Role in Oncology: A Qualitative Study